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Chimica 4.0: l’industria verso la digital trasformation




Ogni giorno si assiste al crescente impatto di robotica, business analytics, IoT e ITClouding nell’industria manifatturiera e dei servizi. Ma come si sta riverberando questa vera e propria “quarta rivoluzione industriale” nel settore della chimica?

Non è facile immaginare gli impatti di Industria 4.0 in un settore come la chimica, dove la materia e i processi sono chiaramente particolari. Operare nella chimica non è come produrre pezzi meccanici. Eppure, anche le imprese che sono attive in questo mercato sono sempre più coinvolte nel cambiamento della smart manufacturing. Soprattutto per ragioni legate all'efficientamento delle procedure, che significa essenzialmente un sempre maggiore orientamento verso la digital trasformation. Anche nell’industria chimica l'innovazione digitale significa fa aumentare la velocità del time to market e offrire all'R&D nuove opportunità di analisi e progettualità.

Altrettanto importanti gli impatti su logistica e formazione degli addetti. Su questi temi nel corso del 2017 sono stati organizzati in Italia diversi momenti di dibattito e confronto, che hanno visto al tavolo imprese, ricercatori e università, eventi dai quali sono emersi fattori caratterizzanti in logica 4.0 per l’industria chimica. Fra le riflessioni che hanno riscosso maggiori consensi il fatto che non è tanto la tecnologia ciò che può trasformare in positivo determinati scenari, quanto la capacità di immaginare nuovi tipo di business a partire dell’offerta tecnologica stessa.

In pratica serve prima di tutto preparazione e consapevolezza da parte del management che dovrà occuparsi di come la digital trasformation può essere applicata in azienda. Un management che dovrà poi seguirne anche le fasi di sviluppo. Oggi “fare da soli” è molto complesso ed è stata ribadita la necessità che le aziende aprano delle partnership specifiche, siano esse all’interno del sistema imprenditoriale come con le università, in quanto i punti di vista esterni sono fondamentali per costruire le competenze necessarie a gestire la quarta rivoluzione industriale.

Per passare alle priorità concrete, una delle più strategiche sembra essere un nuovo modello di raccolta e gestione dei dati sullo stato di salute degli impianti. La soluzioni, fruibili su device connessi al database, potrebbero sostituire progressivamente le rilevazioni con checklist cartacee. A questo obiettivo si lega anche la predictive maintenance, tramite nuovi modelli predittivi digitalizzati più mirati a ciascun impianto. Si presuppone di ottenere notifiche che anticiperanno di alcune settimane possibili problemi agli impianti. 

L'Industry 4.0 applicata al settore chimico comincia a dare i suoi frutti anche nella logistica. In questo caso l'obiettivo è realizzare una logistica just in time dedicata alle materie prime in entrata, seguita dalla ottimizzazione delle dinamiche produttive in base alle performance dei macchinari e alle condizioni ambientali. Attualmente in molti impianti bisogna impostare manualmente la capacità dei macchinari, e il valore è il più delle volte ben lontano dal limite del rischio, calcolato con strumenti statistici e slegato dalla situazione contingente.

Ricevere invece informazioni puntuali da un sistema di controllo di nuova generazione, caratterizzato da sensoristica evoluta e interconnessione alla rete globale IT dell’azienda, significa avere un controllo totale dello stabilimento, anche nel caso di condizioni di stress produttivo o incidenza di variabili esterne. Il sistema digitalizzato ottimizza le dinamiche di regolazione fornendo di volta in volta risposte corrette anche ad eventuali problemi. Questo permette non solo di massimizzare la produzione, ma anche di ridurre il consumo di combustibili e di materie prime.

Per quanto riguarda le merci, in entrata ed in uscita, il percorso in logica 4.0 prevede monitoraggi più analitici degli spostamenti, con tracciatura in tempo reale della loro posizione. Questo prima di tutto per pianificare meglio le attività. A livello generale appare comunque evidente che la sfida anche nel settore dell’industria chimica verterà nel rendere meglio gestibile per le imprese il passaggio verso la fabbrica intelligente, cioè quello che dovrà essere fatto per aiutare effettivamente le aziende a collocarsi lungo efficaci binari evolutivi.

Lo scenario non è però uniforme, mentre infatti ci sono aziende già ben organizzate, altre devono ancora individuare gli investimenti prioritari. È necessario quindi un cambio di passo, che permetta a tutte le imprese di considerare 4.0 nella sua effettiva valenza: una formidabile opportunità.